Dal 6 giugno tutti i cittadini possono eleggere il proprio domicilio digitale, indicando un indirizzo PEC dove ricevere tutte le comunicazioni ufficiali della Pubblica Amministrazione

Dal 6 luglio sarà possibile consultarlo

Leggi tutto: [Novità per la professione] È nato l’INAD. Cos’è? Perché può essere utile?

INAD nasce dalla collaborazione fra Agid, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio e Infocamere, la società delle Camere di commercio per l’innovazione digitale, che ha realizzato la piattaforma.

Cos’è il domicilio digitale e chi può registrarlo

Il domicilio digitale è l’indirizzo elettronico eletto presso un servizio di posta elettronica certificata, come definito dal Regolamento eIDAS, valido ai fini delle comunicazioni elettroniche aventi valore legale.

Possono eleggere il proprio domicilio digitale:

  • le persone fisiche che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età
  • i professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della legge n. 4/2013
  • gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’INI-PEC

Dal 6 luglio 2023 le Pubbliche Amministrazioni utilizzeranno, se presente nell’elenco, il domicilio digitale per tutte le comunicazioni con valenza legale e, a partire dalla stessa data, chiunque potrà consultarlo liberamente dall’area pubblica del sito, senza necessità di autenticazione, inserendo semplicemente il codice fiscale della persona di cui si vuol conoscere il domicilio digitale.

Inoltre, dalla stessa data potranno eleggere il proprio domicilio digitale anche professionisti non iscritti in albi ed elenchi ed enti di diritto privato non presenti in INI-PEC, come – per esempio – gli amministratori di condominio.

Quali sono i vantaggi di INAD

Grazie a INAD, tutte le comunicazioni della Pubblica Amministrazione con valore legale, come ad esempio rimborsi fiscali e detrazioni d’imposta, accertamenti, verbali di sanzioni amministrative, e così via, vengono inviate direttamente nella casella di posta indicata dal cittadino, che può gestire in autonomia il proprio domicilio digitale.

Dopo aver registrato il proprio domicilio digitale su INAD, le notifiche arriveranno in tempo reale, senza ritardi o problemi relativi al mancato recapito, con notevoli risparmi legati al minore utilizzo della carta e all’azzeramento dei costi di invio tramite servizi postali. Inoltre il cittadino avrà immediatamente a disposizione la documentazione, senza l’incombenza di spostarsi fisicamente per recuperarla, mentre la Pubblica Amministrazione avrà un sistema di comunicazione centralizzato più efficiente, automatizzato e sicuro.

Come registrarsi

Per eleggere il proprio domicilio digitale è necessario accedere al portale  https://domiciliodigitale.gov.it e registrarsi al servizio utilizzando il Sistema Pubblico d’Identità Digitale (SPID), la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Una volta effettuata la registrazione, il sistema chiederà di inserire il proprio indirizzo PEC da eleggere come domicilio digitale. A partire dal 6 luglio 2023, il domicilio digitale eletto sarà attivo e consultabile.

Cosa cambia per i professionisti iscritti a INI-PEC

Il Codice dell’Amministrazione Digitale prevede che il domicilio digitale dei professionisti iscritti in INI-PEC, l’indice nazionale degli Indirizzi PEC delle imprese e dei professionisti, venga importato automaticamente su INAD in qualità di persona fisica, restando salva la possibilità di modificarlo, indicando un altro indirizzo PEC.

Cosa cambia per i professionisti non iscritti a INI-PEC

Il professionista esercente un’attività non regolamentata in albi, ordini o colleghi ai sensi della l. n. 4/2013, come l’amministratore di condominio, può registrare il proprio indirizzo PEC presso tale registro e ricevere – sul domicilio digitale indicato – le notifiche e comunicazioni provenienti dalle Pubbliche Amministrazioni e dai privati (es. notifica di atto giudiziario da parte di un condomino).

A cosa può servire l’INAD per l’Amministratore di condominio?

L’Amministratore di condominio può verificare se i propri condomini hanno eletto domicilio digitale presso l’INAD e utilizzare l’indirizzo indicato per trasmettere le convocazioni di assemblea in modalità telematica (a mezzo PEC) con piena validità di legge e senza i classici costi di spedizione postale!

Non è tutto oro quello che luccica

Ovviamente, quando l’Amministratore comunica ad INAD il proprio domicilio digitale, di fatto permette a chiunque sia interessato (es. il legale del condomino che intende impugnare una delibera assembleare o il fornitore che richiede un decreto ingiuntivo) di utilizzarlo per effettuare le notifiche riguardati i condomini che amministriamo!

Pertanto, diventa essenziale controllare periodicamente la casella di posta elettronica certificata indicata sull’INAD, con il rischio – in caso contrario – di far scadere notifiche importanti.

[Novità per la professione] È nato l’INAD. Cos’è? Perché può essere utile?